Villa Buonvisi Webb – Museo dell’Impossibile

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A Bagni di Lucca si trova l’incredibile Villa Buonvisi Webb ed il suo celebre Museo dell’Impossibile che ha attirato anche le telecamere del programma Freedom – Oltre il Confine di Giacobbo, tanto è intrisa di storia e di mistero.

A visitarla e scoprirla ci accompagnerà il Sig. Virgilio che sarà la nostra guida lungo questo viaggio. La villa è piena di storia che parte dal Medioevo quando fu visitata da Dante. Il Sommo Poeta visitò quest’area, da Pratofiorito verso il Monte Calvo e Montefegatesi perché proprio il monte Calvo era pieno di erbe medicinali e per tradizione frequentato da streghe che celebravano li i loro sabba. Proprio queste zone, tra cui quella dell’Orrido di Botri, diedero a Dante l’incipit per scrivere la Divina Commedia.

La Villa ha ospitato anche molti altri personaggi famosi, dal Redi che effettuò i suoi studi sulla capillarità dell’acqua,  alla Granduchessa Vittoria della Rovere che giunse alla villa con 300 persone di accompagnamento a Giacomo III Stuart che la visitò nel 1720. Nel 1790 fu la volta degli Arciduchi di Austria che addirittura ottennero di poter avere i giochi da tavolo del locale casinò all’interno della villa e che ancora oggi sono visitabili. La storia della Villa prosegue fino al 1800 quando fu acquistata dal Sig. Webb, ricchissimo mercante del tempo e amico personale di Lord Byron, nobile e poeta inglese, che fu ospite della villa. L’ultima figlia di Webb sposò un Micheletti che la trasformò nella Pensione Margherita, una delle più ambite e costose mete del turismo del tempo. Alla fine della seconda guerra mondiale la villa divenne fucina di ingegno, ospitò infatti gli ingeneri della Piaggio che qua svilupparono i primi prototipi della Vespa, potendo fare le loro prove nei paesi circostanti senza essere spiati dalla concorrenza e successivamente fu adibita a scuola per poi tornare finalmente visitabile dal pubblico come un grande museo.

Al piano terra della Villa Buonvisi Webb troviamo una fornita armeria che conta numerosi pezzi storici che spaziano dalla balestra al moschetto, una cucina completamente attrezzata come potevano trovarsi tra il 1500 ed il 1800 ed una particolarità, l’antico forno del 1691. Se però osserviamo bene la data, si noterà che il 9 è rovesciato. Lo scalpellino del tempo, non sapendo ne leggere ne scrivere, si limitò a ricopiare i numero scritti su un foglio e molto probabilmente, durante la sua opera, girò inavvertitamente il foglio ricopiando al contrario il numero.

Al primo piano troviamo invece tutti i giochi da tavolo del casinò di Bagni di Lucca che i Lorena fecero portare durante la loro visita. Da ricordare che il casinò di Bagni di Lucca è stato il più antico avendo avuto la sua prima autorizzazione già nel 1300. I giochi spaziano dal più antico, la Torricella fino al più recente ossia la Roulette. Di questa roulette possiamo rivivere una storia molto particolare. Bagni di Lucca era nel 1900 frequentata da personalità molto importanti tra cui Galeazzo Ciano ed una sera il mitico Totò fece uno spettacolo nel teatro locale. Dopo lo spettacolo giocò tutto il suo compenso alla Roulette, perdendolo. Per questo scrisse di suo pugno, su di un foglio di carta intestata “niente devo avere” e questo è ancora visibile all’interno della Villa. Troviamo inoltre anche una ricostruzione di una camera come era al tempo di Lord Byron ed un presepe, ricostruito anch’esso che vuole celebrare la tradizione che vide del 1500 Bagni di Lucca un importante produttore di statuette per presepi.

Ma la vera chicca si trova al secondo piano che ospita il Museo dell’impossibile, una vastissima rassegna di oggetti che vanno dal fantasy, al paranormale, all’alchimia, alla stregoneria europea e africana e alle curiosità della scienza naturalistica: potremo trovare un calcolo dello stomaco di un elefante, il cranio di un licantropo, una scimmia imbalsamata, il medico della peste del 600, serpenti, la fata dei dentini, un basilisco e un draghetto conservato, un feto umano, una tartaruga, una lucertola a 2 code, un cervello, la sirena delle Fuji, una terrificante raccolta di bambole “molto particolari” e molto altro ancora. Non sappiamo se questi oggetti siano veri, ma il sapiente racconto del Sig. Virgilio ci porterà lungo un viaggio davvero… “impossibile

La villa ed i suoi musei sono sempre visitabili però solo su prenotazione. La visita è gratuita ed i visitatori potranno, a loro scelta, devolvere una offerta all’associazione che la gestisce.

Cosa aspettate? Il 25 aprile vi aspettiamo a Bagni di Lucca per la prima edizione della Granfondo del Vento.
Le iscrizioni ONLINE sono aperte su ENDU : https://join.endu.net/fee/83774 con la possibilità di scegliere l’esclusiva maglia tecnica, disegnata appositamente per questo evento.

Per prenotare una visita, potete chiamare il Sig. Virgilio al numero 328 2732703